La storia

 

L'inizio.   La realizzazione di utensili da cucina in legno, realmente utilizzabili o semplicemente  per far bella mostra di sé appesi ad un caminetto, è una antica passione ....  ma il lavoro,  .....  le albe, molte, ..... i tramonti, pochi, .... le notti ....  il nervosismo perché il sonno vien di notte quando si deve lavorare e non di giorno  quando si deve riposare ..... il tempo  che manca ....  sempre.....  ma poi  dopo anni di lavoro..... la pensione .....  finalmente ..... la piazza, le camminate lungo il corso.... il bar.... la noia ..... forse questo  era meno faticoso ma più stressante  del lavoro stesso, e  allora  quella antica passione, mai sopita, sempre lasciata lì e mai coltivata veramente, trova il tempo  e lo spazio ..... 

A.A.

 

Gli utensili da cucina.  Il legno  non manca .... resti della potatura di ulivi, tronchetti di faggio, pioppo e acero sottratti dalla legna destinata al camino, tronchi di ciliegi abbattuti perché ormai secchi, vecchie tavole di quercia recuperate da  baracche di legno demolite.... ed ecco che da un tronchetto, seguendo le fibre e scoprendo i nodi, duri da intagliare,  comincia a prendere forma  un cucchiaio,  una forchetta, e se il tronco  è abbastanza grande.... un cucchiaio o una forchetta più grande , un mortaio, ......

A.A.

L' idea della bilancia...o meglio della stadera ....... una vecchia stadera in ferro.... le proporzioni.... il disegno.... il taglio del legno.... ma deve poter pesare veramente!  come rendere allora pesante al punto giusto il contrappeso? .....  geniale soluzione....  effettuare al suo interno un foro  e riempirlo di piombo fuso  che poi solidificando  rimane lì  senza possibilità che fuoriesca....  il contrappeso  è allora pesante al punto giusto.... i ganci.... il piatto.... gli anelli.... la catena.... basta ora solo tararla e incidere i numeri.... tre giorni  di intenso lavoro  e alla fine la stadera è perfettamente funzionante.... che soddisfazione....

D.A.  A.A.

Il carretto.  Un piccolo cavallo in gesso in giardino .... il suggerimento  di chi, il cavallo, dalle assolate pianure campane l'aveva portato, .....  e brilla  l'idea di fargli trainare un carretto di legno .....  qualche misura ....  quattro tavole di abete .... un po di fantasia .....  e il telaio del carretto prende forma ..... e le ruote? ..... una tavola più spessa, meglio se di un legno più duro tipo faggio .....  il compasso ....  la suddivisione della circonferenza in otto parti uguali.....  il taglio col seghetto.... la polvere, tanta .... la doccia ..... e infine l'assemblaggio con l'asse .....  le ruote finalmente girano .....l'immancabile logo ..... il pennello .... l'impregnante ..... la vernice che non si toglie dalle mani .....  la soddisfazione.....  peccato che il cavallo è di gesso....

D.A.  A.A.

 

Il logo.  Dopo un pò  nasce anche il desiderio di personalizzare e rendere riconoscibili gli oggetti realizzati.... un logo.... forse una parola troppo grande.... e allora il nome o meglio il cognome Amelio .... il luogo Picerno, cominciano a stampigliarsi sul legno  ancora nudo....   prima disegnato a matita e poi ricalcato a penna.... ma forse così si scolorisce? .... e allora l'idea del pirografo.... un saldatore a stagno ne fa egregiamente le veci.... marchiando indelebilmente carriole, carretti, ed altri oggetti dove lo spazio lo consentiva.....

D.A.  A.A.

                                                                                                                                                        

Gli strumenti musicali.  .... Il rumore  si sa attira la gente ..... e a questo servivano forse gli antichi strumenti della tradizione popolare come i triccaballac  e le troccole (o tarocciole )..... anche questi antichi strumenti destano la nostra curiosità e il desiderio di realizzarli.... delle immagini..... il consiglio di chi li aveva utilizzati....  e quelle vecchie tavole cominciano a far sentire il loro suono..... il ritmo del triccaballac  e lo stridere assordante  delle troccole .... e la gente è stata davvero attirata da questi strumenti, non tanto per il rumore ma per la curiosità di farli .... "suonare".... con le proprie mani.

D.A.  A.A.

 Mercatini ed esposizioni.    L'incoraggiamento e l'insistenza di alcuni.... e arriva anche la prima occasione di far osservare alla gente gli oggetti realizzati.... Porklandia 2011, Picerno .... lo stand espositivo.... o meglio  lo sfondo di un portale lungo il corso.... l'ospitalita  affettuosa di  z' Antunetta .....   i complimenti ..... e la curiosità della gente per un oggetto particolare :  " ma cos'è questo ? "..... qualcuno  lo sapeva cos'era ...... 

D.A.  A.A.

 

 

 

 

 

Chi siamo

Ed ora la parte forse più .... imbarazzante, perché non amiamo parlare di noi stessi, devono essere gli oggetti realizzati a parlare, sperando  ci riescano. Quindi una stringata presentazione :

Angelo Amelio  "capomastro" , esperienza ed abilità di ascia, coltello, sgorbia e scalpello......  la passione.

Donato Amelio  "aiutante di bottega"  , alla ricerca della perfezione ..... fare e rifare un pezzo fino a quando .... non calza a pennello, nonché ideatore del sito.

 

D.A.   A.A.

 

Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che per  motivi  diversi, reperimento materia prima, incoraggiamento, suggerimenti, ospitalità, ecc. hanno contribuito alla realizzazione degli oggetti qui rappresentati. (D.A. , F.A. , A.B. , R.C. , P.C. , P.R. ,  .............)